Buone notizie per i circa 2.000 italiani colpiti dalla beta-talassemia non trasfusione dipendente, caratterizzata da anemia congenita. Una nuova molecola, il luspatercept, si è dimostrata efficace nell’aumentare il valore dell’emoglobina nel 77% dei pazienti e, in più della metà dei casi, è stato raggiunto un incremento molto elevato. I dati emergono dallo studio internazionale di fase II BEYOND, presentato al Congresso dell’Associazione Europea di Ematologia (EHA), che ha coinvolto 145 pazienti, con un ruolo preponderante dell’Italia.